Artista della settimana: The Loud Vice

Che differenza c’è tra Cremona e Brooklyn?
Apparentemente nessuna, sono due luoghi che fanno parte del globo.
L’unica grande differenza è che a Cremona ci sono i Loud Vice, mentre a Brooklyn una scena in continua espansione; così, mentre nel distretto di New York continuano ad arrivare giornalisti e discografici, a Cremona la situazione è leggermente differente (tranne per l’ultima gloriosa Zimbalam Night, s’intende…).

Questa similitudine per spiegare quanto può essere difficile per una band italiana, dal suono internazionale come i Loud Vice, di farsi notare dalle etichette che contano e dai giornali che decidono la tendenza musicale.
La scelta di distribuire il disco a livello mondiale è indubbiamente il primo passo del duo cremonese (formato da Christian Josè Cobos e da Daniela Resconi) per ottenere quella visibilità che meritano, ed essere raggiunti ed acquistati da ogni luogo.

Partiamo dal suono; ai Loud Vice piace il nero, sia a livello cromatico sia quello musicale, che sfrutta la potenza sonore delle frequenze basse per colpirti allo stomaco e poi al cervello.
The Loud Vice prendono la ‘composizione matematica’ e leggermente dark dalla sponda americana per costruire sopra melodie e suoni che rimandano agli anni ’80 inglesi. Canzoni semplici basate sulla programmazione di una drum machine, un basso gonfio, qualche rave synth e una voce che non chiede di farsi sentire: Daniela Resconi segue la melodia in maniera molto naturale, disincantata, quasi disinteressata alla perfezione. Ed è questa apparente mancanza che li rende un ottimo gruppo, perfetti (questa volta) per il mercato anglo sassone e per un posto nel cartellone del prossimo SXSW!

Da ascoltare: “Behind the Curtain

Da acquistare: “Crash” su  iTunes, Amazon, eMusic

Sul web:

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