Artista della Settimana: Trio Rhapsody

Questo album uscirà il 1° aprile, avete quindi la possibilità di ascoltare soltanto alcuni estratti del disco e le premiere che ha realizzato il Trio Rhapsody su YouTube e SoundCloud; ma un disco così va assolutamente posseduto, l’accesso non basta.

Partiamo dal concetto di musica ‘altra’ – non possiamo certo utilizzare il termine ‘alternativo’ che non le si addice – ‘altra’ rispetto alla musica classica, ‘altra’ rispetto al flamenco, samba e tango, ‘altra’ rispetto al concetto di rock.

Ma allora cosa è?
E’ una perfetta fusione delle tre grandi diramazioni sopra citate.

La musica classica funge da supporto principale, il Trio è formato da chitarristi derivanti da ambienti accademici, hanno quindi una tecnica eccezionale, un trasporto eccelso e un’interpretazione impeccabile.
Si percepisce (cosa poi confermata nella loro bio) un amore per i ritmi sud americani più radicali, come il tango, il samba; ma anche e soprattutto una smaccata preferenza per il flamenco.

Lato esecuzione, Francesco Cipriani, Luca Marrucci e Alessandro Minci rivolgono lo sguardo non più al passato remoto della classica o delle musiche di frontiera, quando a un passato prossimo in ambito rock.

Così il Trio Rhapsody si cimenta in un’opera stupenda di filtraggio del repertorio dei Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd, Jimi Hendrix, Genesis e David Bowie realizzato attraverso le 18 corde percosse in maniera perfetta dai tre Rhapsody (mai ascoltato “Area 52” di Rodrigo Y Gabriela?).

Le canzoni diventano suite, delle arie stupende da ascoltare per meditazione, per farsi sopraffare, senza opporre resistenza, alla quantità di furore musicale che esce dalle casse.

La musica ‘altra’ si merita un ascolto ‘altro’.

Di seguito la premiere di “The Black Stairway“, tributo ai Led Zeppelin.

 

Trio Rhapsody sul web:

di Fabrizio Galassi

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